Un Presidente d’altri tempi quello del Frosinone calcio, che dopo le retrocessione della sua squadra ci ha messo, come sempre, la faccia. Un esempio per tanti che si fanno chiamare “Presidenti” e che di quel ruolo non hanno capito nulla. Riportiamo un estratto dalla pagina Facebook di Il nero e L’azzurro : “Tocca confessare che di Maurizio Stirpe, sapevamo poco.
Dopo ieri sera, ci viene pure da pensare che, forse, ci siamo persi qualcosa.
Se retrocedere in serie B, è sempre doloroso, farlo all’ultimo minuto, dell’ultima giornata perché da un altro campo, arriva la notizia del gol di una concorrente alla salvezza, deve essere tremendo.
Cinque minuti dopo il fischio finale, con ancora i suoi giocatori e il suo allenatore sul campo in lacrime, Maurizio Stirpe è già davanti a una telecamera e mentre in rete già si sprecano ipotesi complottiste, insulti, volgarità varie, il Presidente del Frosinone con un tono e uno stile difficilmente riscontrabile alla latitudine nella quale vive il nostro calcio, esamina in modo educato, pacato, incredibilmente sereno quello che è appena accaduto.
“Ovvio che la faccia oggi ce la debba mettere io, e ho sempre detto che se fossimo retrocessi la colpa sarebbe stata mia e se ci fossimo salvati, di questi ragazzi”.
Un marziano.
Il Frosinone va in serie B ma è in mani sane. Di questi tempi, tanta roba.”