La FC MATESE è pronta ad affrontare il campionato di Eccellenza molisana. Nel club è ritornato il DS Pietro Pacilio che ha riportato tanto entusiasmo nell’ambiente matesino. E lui ha subito ripagato portando non solo uno dei migliori mister in circolazione, Danilo De Rosa, ma tanti altri tasselli per puntare alla promozione e riportare il Matese in D.
Direttore dopo l’esperienza in Serie D è ritornato nel suo “Matese”…con quali obiettivi?
Sicuramente il primo obiettivo è quello di riportare entusiasmo e di soddisfare le aspettative dei tifosi dopo una retrocessione. Poi sicuramente questo per la società è l’ anno zero perché è il primo anno che la nuova compagine societaria parte dall’ inizio e quindi c è un discorso di programmazione e soprattutto di crescita da portare avanti.
Tanti nuovi dirigenti hanno sposato il progetto. È arrivato l’esperto Alessandro Santangelo che sarà sicuramente uno dei suoi più stretti collaboratori in questa nuova avventura…
Santangelo sarà il mio compagno di viaggio più stretto in questo mio ritorno e mi darà una grande mano dal punto di vista organizzativo e anche dal punto di vista tecnico. Ci confrontiamo tutti i giorni per prendere le migliori decisioni possibili per il bene del Matese.
Per la panchina avete messo a segno un colpo importante. Mister Danilo De Rosa che in passato ha già vinto l’Eccellenza…
Appena ho accettato l’ incaricato ho pensato subito di prendere Mister De Rosa perché soddisfaceva tutte le condizioni che mi ero prefissato: la prima che doveva avere il nuovo allenatore era quella di conoscere già il campionato , quello di saper lavorare con i giovani e sopratutto di essere un passionale che sul campo mette tutte le energie possibili per conseguire gli obiettivi prefissati, e infatti non ho avuto altri colloqui con allenatori se non con lui.
Tanti colpi messi a segno per puntellare la rosa oltre a conferme ma anche qualche addio eccellente come Daniele Napoletano…
Sicuramente, dopo una retrocessione e un cambio di categoria , avevo preventivato che sicuramente si doveva quasi lavorare da zero nella costruzione della rosa. I primi colloqui li ho avuti con i ragazzi del posto che ritenevo utili alla causa del Matese, tra questi c è stato anche Daniele, con il quale ho un ottimo rapporto, ma lui ha deciso di non sposare il nostro progetto. Ho accettato perché credo che un calciatore e un professionista come lo è Daniele, ha la facoltà di scegliere quello che crede sia la scelta giusta per la propria carriera. Considerato ciò non cambia la stima che nutro nei suoi confronti.
Ci può dire come la società si sta muovendo sul settore giovanile?
Sul settore giovanile c è il solito gruppo capitanato dal Prof Inglese che come ogni anno lavorano con dedizione e professionalità per far sì che un domani più ragazzi del posto possibile siano un serbatoio per la prima squadra.
La piazza vuole riprendersi la Serie D. C’è tanto entusiasmo tra i tifosi e lo vediamo anche attraverso i social. Una “promessa” ai suoi sostenitori…
Ai tifosi non prometto mai risultati perché i risultati sono frutto di tante dinamiche. Posso solo promettere massima serietà e dedizione alle sorti del Matese e che il progetto vuol far sì che si ritorni ,dove io ho lasciata questa squadra, con i presupposti tali che si è pronti una volta tornati li, a programmare per guardare sopra e non a lavorare per avere la paura di scendere sotto. Tutto sempre con programmazione, competenza , linearità, azione e dedizione per le sorti della società.