Ven. Set 20th, 2024

Non potevamo non iniziare la stagione delle riconferme in casa Anzio dal numero uno in assoluto, colui che questo club lo ha difeso a spada tratta riuscendo a portarlo a un livello sempre più competitivo. Si tratta del nostro pilatro, il presidente Franco Rizzaro, che è già proiettato alla nuova stagione agonistica e che rappresenta di certo non una riconferma ma il nostro approdo sicuro da oltre un quarto di secolo.

-Presidente nel calcio come nella vita conta sempre il presente. Non abbiamo fatto in tempo a goderci la meritata salvezza che è già tempo di programmare il nuovo campionato. Ci eravamo lasciati con l’amaro in bocca per l’assenza delle istituzioni in merito alla querelle del Bruschini, ci sono novità in vista della ripresa autunnale?

“Ho avuto un incontro molto produttivo con il commissario Tarricone, che ringrazio per la serietà e la disponibilità. Mi ha garantito che per ottobre potremo finalmente tornare a disporre del nostro impianto storico con tanto di nuova illuminazione, degli spogliatoi risistemati e della pista di atletica. La tribuna sarà pienamente agibile con la copertura che potrebbe essere ultimata successivamente, in ogni caso ho avuto la parola che tutto andrà a buon fine. Il dottor Tarricone ha dimostrato la sua serietà non facendo proclami e senza sbilanciarsi sui tempi di consegna, quindi possiamo essere fiduciosi che a ottobre torneremo nella nostra casa”.

-Presidente dove e come può ancora crescere l’Anzio dopo aver centrato l’obiettivo della salvezza? Non sarà semplice tagliare nuovi traguardi più ambiziosi.

“Non mi sentirete mai parlare della mia squadra come possibile vincitrice del prossimo campionato, sarebbe poco serio, il nostro progetto riparte sicuramente dalla valorizzazione dei giovani e da una struttura consolidata che sta già lavorando in sinergia. Avremo tre mesi pieni per completare la campagna acquisti e cercare di migliorare la rosa, dovremo puntare ad essere la sorpresa del campionato, dando fastidio a tutte le big del girone, si tratterebbe di un altro step in avanti”.

-Da presidente e da padre che effetto le farà guardare le porte del Bruschini e non trovare più suo figlio Simone, che è stato una bandiera e un autentico punto di riferimento per lo spogliatoio neroniano?

“Sarà uno strano effetto, da presidente sono consapevole che perdiamo un grande atleta e un esempio per tutti i compagni, nonostante le malignità di qualcuno, da padre sono orgoglioso per il suo attaccamento alla famiglia e per aver scelto di dedicarsi soprattutto al lavoro supportandomi a pieno regime”.

-Presidente a questo punto con il ritorno imminente al Bruschini si potrà concretizzare il suo sogno di festeggiare il centenario nella sede più consona. Ha già qualche idea in merito?

“Dovremo trovare in primis il periodo giusto magari sfruttando un turno di riposo dei campionati, sicuramente da ottobre in poi potremo trovare la data giusta per celebrare la nostra storia. Cercheremo di coinvolgere la stampa al completo e daremo spazio a tante vecchie glorie del passato con qualche ospite di richiamo. Una festa a lungo attesa che vogliamo goderci insieme alla nostra gente”.

Marcello Bartoli

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