O fatt è chist, statm a sentì: anche se speravo in una nostra vittoria non credevo a più di un pareggio a Bologna. La sorpresa della giornata è il pareggio dell’Inter a Parma che ha sprecato il doppio vantaggio, non la nostra mancata vittoria a Bologna che è considerata da tutti gli addetti ai lavori una delle più in forma del momento. Temevo davvero che stasera potessimo essere a -6 e dunque tutto finito, invece stiamo a -3 con un percorso almeno sulla carta a noi favorevole, quindi i giochi ancora non sono finiti. Ed è un miracolo che siamo, almeno in teoria, ancora in corsa per lo scudetto, però per farlo dobbiamo cambiare atteggiamento e non scomparire dal campo dopo il primo tempo. Non può essere un problema di condizione atletica perché la condizione atletica non può scemare sempre all’inizio di ogni secondo tempo. Secondo me è un problema strutturale. Abbiamo sofferto nel 90% delle partite anche contro squadre improponibili. Quante partite abbiamo giocato bene per tutti i 90 minuti? Poche davvero. Un campionato intero a cercare l’episodio, prendersi l’uno a zero e chiudersi in difesa come abbiamo fatto anche stasera. Questa sera il Bologna di Italiano ci ha indicato la strada da seguire se vogliamo davvero arrivare al traguardo: imitiamo in tutto l’atteggiamento dei calciatori di Italiano e sono sicuro che qualche cosa di buono troveremo.