O fatt è chist, statm a sentì: con un organico da media classifica ci troviamo a lottare per lo scudetto dopo la 33° giornata di campionato, alzi la mano chi lo pensava, e battesse un colpo chi ci credeva. Prima di parlare della partita con il Monza però corre l’obbligo parlare dell’intervista di ieri di Conte perché ha catalizzato a sé i tanti sapientoni giornalisti che ognuno a suo modo ha fatto la morale a Conte senza conoscere i veri motivi e parlano solamente per sentito dire. Miei cari signori Conte per l’ennesima volta invece ha detto la verità: nolente o dolente Napoli è diversa da tutte le altre città!!! Conte non è uno che sa mediare, e uno pane pane e vino vino; vuole tutto sempre. Vuole sempre lottare per il massimo traguardo, anche in condizioni estreme come a Napoli con un organico qualitativamente non di primo piano, e si è ben visto stasera. Conte vuole che chi sta intorno a lui abbia la sua stessa visione e la sua stessa fama di vittoria. Oggi abbiamo visto una delle peggiori partite di quest’anno, e se soffriamo a battere l’ultima della classe un motivo vero ci sarà. Abbiamo avuto 37 falli laterali e tutti e 37 battuti all’indietro e questo vuol dire 37 azioni offensive in meno. Un paio di conclusioni e niente più; meno male che c’è san McTominay che ci salva per l’ennesima volta e toglie le castagne dal fuoco. Senza idee e troppo prevedibili, la cosa più preoccupante però è che nessuno salta l’uomo o peggio ancora tenta di farlo. Stasera eravamo in ritardo anche sulle seconde palle. In tutti i modi bisognava vincere e l’abbiamo fatto, ma onestamente sono deluso, molto deluso.